17 gennaio 2018
Ricerca -azione sulla percezione degli adolescenti della violenza che li circonda
Periodo di attuazione progetto: Gennaio- Giugno 2017
Sintesi progetto – Dicembre 2017
La Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha co-finanziato un progetto di Ricerca sulla percezione degli adolescenti della violenza che li circonda.
L’obiettivo è stato quello di rilevare la percezione degli adolescenti in merito alle diverse forme di violenza, seguendo un percorso che dalle sfere di prossimità dei ragazzi/e (quotidiano, scuola, relazioni personali etc..) passi poi alla riflessione sui macro contesti geopolitici.
La ricerca ha avuto l’obiettivo di produrre una riflessione con il mondo degli adulti di riferimento, ed in particolare con gli insegnanti, molti dei quali si sentono fragili, rispetto a queste tematiche, e al tempo stesso tanto importanti per la crescita degli adolescenti stessi.
L’esplorazione su più livelli ha permesso di:
cogliere, se esiste, il legame tra eventi globali e dinamiche quotidiane,
esplorare la diversità di linguaggi, pratiche e di elaborazione delle informazioni tra le figure di riferimento (insegnanti, genitori) e gli adolescenti, cogliendo le reciproche ricchezze, utili a costruire un dialogo e strumenti condivisi di comunicazione, in merito a quanto percepito come violento,
promuovere l’emergere di “pratiche di pace”: pratiche di una convivenza possibile, opposte alla violenza, abitudini, strategie, opzioni per contrastare il clima di violenza, che nei modelli educativi a cui si ispira la nostra cultura trovano spesso assai poco spazio e valore.
La ricerca ha messo al centro, come protagonisti attivi, gli adolescenti “attirandoli” con la possibilità di costruire e realizzare essi stessi una ricerca sul tema. I loro “prodotti/output ” sono da un lato fonte per loro di un senso di accomplishment e di “potenziamento” e dall’altro motivo per gli insegnanti di guardare con occhi nuovi ai loro allievi/e e riflettere. I prodotti ( interviste video registrate) intendono aumentare sia la possibilità di “fare cultura” tra pari sia di motivare i partecipanti alla ricerca.
Target della ricerca: Allievi/e tra i 15 e 18 anni, Insegnanti
Breve cornice teorica:
Dagli studi di psicologia sociale è ormai assodato che l’esposizione a modelli violenti accresce la possibilità che vengano emessi analoghi comportamenti aggressivi da parte dell’osservatore. D’altro canto, altrettanto condivisa è la tesi secondo cui il legame fra violenza televisiva e comportamento aggressivo non sia un legame di causa diretta. Nella riproduzione di comportamenti aggressivi visti in tv, entrano in gioco numerosi fattori. L’apprendimento imitativo del comportamento violento è sostenuto da predisposizioni genetiche dell’individuo, fattori legati al contesto socio-culturale di appartenenza e componenti di natura psicologica, come il livello di sviluppo cognitivo, affettivo e socio-relazionale raggiunto dallo spettatore.
Per affrontare l’indagine ci è sembrato importante integrare questi studi, che rimandano comunque all’individualità delle reazioni alla violenza, tenendo conto sia dell’individuo, che dell’appartenenza di questo al gruppo famiglia, al gruppo culturale e al gruppo dei pari, con uno sguardo psicodinamico ed uno antropologico.
In particolare facciamo riferimento a contributi di Anzieu in merito al costrutto di “Io-pelle”, ai contributi di Aulagner in merito alla violenza secondaria.
Rete coinvolta:
Associazione Diversa/mente
Associazione Next Generation
Bologna Channel
Istituti superiori della città e della provincia di Bologna